Wanny Di Filippo: i colori della passione

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In una calda serata dell’estate toscana un amico lo chiama per chiedergli un favore: la squadretta di volley femminile del paese, San Casciano, una manciata di chilometti da Firenze, ha da poco conquistato la promozione alla categoria superiore. Le ragazze avrebbero diritto a giocare nel campionato di B1 ma per farlo serve “un aiuto” o, più esplicitamente, un piccolo contributo economico.
Lui quello sport, la pallavolo, lo conosce appena ma é un imprenditore stimato quanto generoso, un uomo che ama la terra dov’ é cresciuto e sa quanto siano importanti i valori del gioco di squadra.
Decide cosi di avallare la richiesta. In cambio il nome della sua azienda verrà stampato sulle maglie di quelle ragazze che potranno così calcare i campi dell’ambita serie B1.

Dodici anni dopo, in una trama che nemmeno il più romantico dei romanzieri avrebbe potuto immaginare eccoci ancora qui, con quello stesso uomo, che questa volta non si é limitato a stampare il suo nome su una decina di magliette ma l’ha inciso, per sempre, nel cuore di una intera città e nella mente di moltissimi sportivi.
Eccoci qui, dodici anni dopo con Wanny Di Filippo, uno dei più noti e stimati artigiani industriali  italiani, patron di un marchio, il Bisonte, internazionalmente  sinonimo di eccellenza made in Italy.
Un imprenditore stravagante quanto intelligente e appassionato, che regala alla sua Firenze una cittadella dello sport.
Un villaggio sportivo, che una volta ultimato, comprenderà un palazzetto dello sport in grado di ospitare 5mila persone, una palestra per gli allenamenti, una sala convegni da 300 posti, un centro wellness e uno fisioterapico.

Per comprendere il valore dell’uomo ancor più di quello del gesto é doveroso raccontare che  il patron del Bisonte non menziona mai  l’ammontare del suo generoso contributo allo sport fiorentino.
E quando a farlo é il suo interlocutore, ricordandogli che 7 milioni di euro, sono un gran bel regalo, lui sorride ironico, divertito: 《non mi interessa che sulla mia lapide ci sia scritto che sono il più ricco del cimitero》.
Poi si fa serio, e con gli occhi ancor piu che con le parole, racconta questi dodici anni in cui il volley gli ha letteralmente cambiato la vita, in cui l’amore per quella palla a spicchi tricolore l’ha stregato rapendogli mente e cuore.
Con l’entusiasmo di chi sa quanto sia importante dare fiducia e credere nei giovani racconta, orgoglioso, di quante centinaia di ragazzine giocono, crescono, si divertono, imparano nel settore giovanile della sua società.
Già perché assorti dalla magia di questa storia di sport e di vita ci stavano dimenticando che quella squadretta neopromossa in serie B1 oggi milita nell’Olimpo del Volley, la A1.

Lui Wanny del Bisonte, personaggio eclettico quanto romantico, é allo stesso tempo a bordo campo e in mezzo al cuore, a ricordarci con i suoi vestiti elegantemente estrosi, che la vita  é troppo seria per non affrontarla con il sorriso, che la vita é troppo bella per indossare solo abiti scuri.
Lui Wanny del Bisonte, stiloso arlecchino dei tempi moderni, persona  vera fra molte maschere, ci ricorda quanto siano importanti i colori. Soprattutto quelli della passione.

(si ringrazia per l’immagine  Maurizio Lollini 3MMedia)


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1 pensiero su “Wanny Di Filippo: i colori della passione”

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