“Mi dimetto da tifoso”

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Mi dimetto da tifoso“. É una intelligente ed ironica provocazione, dettata dal connubio fra delusione e passione, quella che il tifoso Pierluigi ha esternato sui social all’ennesima notizia di “fuga da Legnano” (le dimissioni del Ds Colombo, ndr).
Pierluigi, come tutti noi che amiamo il volley, sa benissimo che il tifoso non può dimettersi anzi é sempre l’ultimo ad abbandonare gli spalti o, se preferite la classica metafora, “la barca che affonda”.
Ci vorrebbe maggior rispetto. Delle atlete in primis e poi dei molti Pierluigi che da anni seguono con amore, passione, dedizione la pallavolo. Che per farlo macinano chilometri, fanno sacrifici. Che ci sono sempre, ovunque.
Che contribuiscono a rendere meravigliosamente vivo, colorato e rumoroso il nostro volley. E guai se non ci fossero…

No, da tifosi, caro Pier, non ci si può dimettere.  Forse però é legittimo attendersi le dimissioni, irrevocabili e immediate, da tutti coloro che non hanno rispettato le regole, i contratti, gli impegni sottoscritti, la porola data.

Mi piacerebbe che a scrivere “mi dimetto” fossero quei soggetti che hanno dopato il nostro sport e, anche in questo campionato, compromesso la leale competizione sportiva, con comportamenti o con silenzi che nulla hanno di etico.

 

 

 


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