Cara Paggi…

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Cara Paggi…
Era una delle prime volte che mi avvicinavo ad un campo di volley. Non mi era ancora ben chiara la differenza fra una fast e una pipe, ma già era nitida, nella mia mente, la percezione che la bellezza di quello sport e dei suoi protagonisti  mi avrebbe “fottuto” facendomi perdutamente innamorare. Se solo avessi capito quanto…😉
Quel giorno, in quei 18 metri, c’era una ragazza con il numero 10 sulle spalle. Me la ricordo bene per la sua bellezza, per la sua eleganza, per la sua grinta, per quel suo modo di sorridere unico. Dovresti conoscerla.
Quanto é stato bello, vent’anni dopo, come se il tempo si fosse fermato, rivederti ancora lì con quel numero 10, con quella stessa maglia, in quella stessa città, con lo stesso immutato sorriso.
Ancora lì, capace di trasmettermi grinta, passione come quella prima partita; ancora lì a ricordarmi che il nostro mondo, il nostro sport,  può cambiare nello stile, nella tecnica, nelle regole ma che la sua capacità di emozionare, di far battere i cuori, resta immutata nel tempo.
Come cristallizzati dalla magia di quella palla a spicchi, ci sono storie e personaggi che sul rettangolo di gioco sono destinati a restarci per sempre.
Tu, cara Paggi, sei indiscutibilmente una di quelle storie, uno di quei personaggi.
E così al termine di una carriera che pochi aggettivi potrebbero descrivere, continuerai a giocare nel campo che solo gli idoli conquistano: il cuore dei tifosi.
In bocca al lupo Paola…
#conilcuoresempre


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