Francesca e il tiramisu

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Riassumere con aggettivi o in poche righe la carriera, le vittorie, l’appeal mediatico di Francesca Piccinini  vorrebbe dire sminuire l’immagine di quella che, senza dubbio, é stata, e continuerà ad essere, l’icona del volley italiano negli ultimi vent’anni.
Francesca Piccinini é la pallavolista conosciuta anche da chi non sa la differenza fra un bagher e un muro.
Francesca Piccinini, lo scrissi una decina di anni fa, non si può raccontare, si può solo ammirare ed amare.
Non solo per le vittorie. Non solo per il carisma. Non solo per la sua bellezza.
Francesca Piccinini ha saputo conquistare riflettori, applausi, medaglie e cuori per la sua capacità di saper gestire, con equilibrio, il suo essere icona,  personaggio pubblico, professionista, donna ed atleta.
Francesca Piccini ha saputo soprattutto divertirsi e divertire facendo ciò che ha sempre amato: giocare a pallavolo. Ha saputo essere campionessa scendendo ogni volta in campo con la passione e la tenacia della debuttante. Difficile immiginarla lontano dal campo, difficile pensare a quei diciotto metri senza lei.

Francesca Piccinini é come il tiramisu che faceva mia nonna: in molti hanno provato a capirne gli ingredienti per imitarne l’eccellenza ma in pochi hanno compreso che la ricetta era e resterà unica.

ps: Grazie per questi 18 anni di Infinite Emozioni  #conilcuoresempre

 


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