Valentina, mai paura… (di Frank Rubuano)

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Hai 34 anni, quasi 35.
Hai una vita di successi, nella Nazionale e nei club in cui hai giocato.

Hai vinto campionati italiani, Champions League, Supercoppe, Coppe Italia e altri trofei importanti con la Nazionale, un campionato europeo, una Coppa del mondo e così via.

Sei sempre stata una giocatrice le cui qualità erano, fra le altre, grinta e forza fisica.

Non ti sei mai arresa, ha sempre lottato con determinazione e tenacia, ma questo non ti ha impedito di mostrare, a volte, anche il lato sensibile del tuo carattere: qualche volta hai pianto per una sconfitta o per le offese di qualcuno.

A volte hai sgridato alcune tue compagne, ma subito dopo la partita ti sei scusata con loro con una pronta telefonata: niente doveva essere irrisolto fra te e loro.

Le tue compagne erano sacre e alcune di quelle con cui hai giocato in passato ti adorano tuttora.

Da un po’ di tempo alcuni fastidi fisici hanno minato la tua forza e la tua energia esplosiva.
Ma la tua voglia di lottare no, quella è intatta.

All’inizio di questa stagione sei stata chiamata a Novara da un tuo vecchio allenatore della Nazionale. La squadra il maggio scorso ha vinto il massimo trofeo continentale per club. Il tuo compito è di entrare dalla panchina qualora ce ne fosse bisogno: davanti a te hai due ottime centrali, una è la giovane e amatissima capitana della nostra Nazionale, l’altra è forse la migliore al mondo nel suo ruolo. Proprio la seconda si è infortunata da poche ore.

Siamo a poche ore dalla semifinale del mondiale per club. La squadra deve fare affidamento su di te.

È la tua ora, se pur in un momento molto difficile per te e per le tue compagne.

Ma tu non hai mai avuto paura, nemmeno quella volta a Baku in un golden set decisivo dopo averne persi tre di seguito. Suonasti la carica per trascinare le altre ragazze e furono tuoi i primi punti che spaventarono il fronte nemico.

Anche fra una manciata di ore, guarderai dall’altra parte della rete con la tua tipica aria di sfida che non teme di incrociare lo sguardo delle avversarie.

Vai avanti senza paura, vichinga dagli occhi chiari, amazzone genovese.

Poi i conti con la sfortuna del passato e gli scettici del presente li faremo dopo.

Con ammirazione Frank.

 

Foto: Web


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