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Il bello del mio volley è un bambino vivace, curioso e divertito, che sventola la sciarpa della squadra del cuore, che chiede “perchè?” ad ogni fischio dell’arbitro e che applaude, spontaneamente, sia le giocate delle proprie beniamine che quelle delle avversarie.
Il bello del mio volley è poter pensare che quel bimbo, forse, non saprà tutte le regole del gioco ma ha già capito, perfettamente, quelle dello sport.
Il bello del mio volley è l’umiltà e l’umanità dei suoi protagonisti,
Il bello del mio volley è poter parlare, sorridere e scherzare, poco prima di un allenamento o a fine partita, con l’allenatore che ha vinto tutto, con la campionessa che ha alzato al cielo la Coppa del Mondo, con il dirigente che ha contribuito a raggiungere traguardi straordinari.
Il bello del mio volley è potersi fare un selfie, l’ennesimo, con la propria beniamina; a prescindere da chi tu sia, a prescindere da dove tu venga e dove tu vada.
Il bello del mio volley è capire che in quel selfie non c’è solo passione, c’è anche sport e c’è soprattutto tanta vita.
Il bello del mio volley è la dedizione, l’impegno, la passione di chi lo vive, a qualsiasi livello, in qualsiasi ruolo, dalla palestra della periferia italiana ai futuristici palazzetti giapponesi.
Il bello del mio volley è trovarsi a fine partita per un saluto, un abbraccio e talvolta una cena con i tifosi avversari, con al collo i propri vessilli e nel cuore rispetto reciproco.
Il bello del mio volley è sentirsi a casa, fra amici, ovunque vi sia pallavolo.
Il bello del mio volley è cantare a squarciagola, con la stessa voce stonata, “we are the champions” o “la gente come noi non molla mai”.
Il bello del mio volley sono gli occhi lucidi di chi, per vedere quella ragazza alzare la coppa al cielo, ha fatto una vita di sacrifici, chilometri, levatacce.
Il bello del mio volley è, consentitemi, il sorriso di Asia Wolosz, il mio capitano, che in un istante ha ispirato questa riflessione.
Il bello del mio volley, lo dedico a tutti voi che condividete questa splendida follia.
#conilcuoresempre
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Il bello del mio sport, Miky, è leggere un maestro della parola che mostra di sentirsi a casa sua immerso nella squadra del cuore … a 360 chilometri dal suo giornaliero ‘focolare’ !!! Ti vogliamo bene !
Condivido 1000% il messaggio.! Manteniamoci questa bellissima realtà senza cadere nelle bassezze di molti altri sport. Grazie per aver scritto cose che annch’io penso da sempre ma non ho mai scritto.! Complimenti.
Ennio