Chi vi scrive lo fa, da oltre vent’anni, cercando di raccontare le emozioni dello sport che ama, la pallavolo, e l’umanità dei suoi protagonisti. Non è un caso che questa “panchina virtuale”, giunta alla sua terza stagione, si chiami Volley People.
Ho dedicato, per oltre vent’anni, attenzioni, riflessioni, opinioni, parole al volley, alla sua gente; non sono mai uscito, con la mente e con il cuore, da quel rettangolo di taraflex che é, senza dubbio, parte essenziale della mia vita.
Oggi sento il dovere di farlo, seppur per una manciata di righe, per rendere, il mio piccolo omaggio, a Diego Maradona, il più Grande protagonista di uno sport che, molto spesso, ho ritenuto “distante”: il calcio.
Diego Maradona non é stato solo un calciatore, un fuoriclasse, un idolo e un’icona.
Diego Maradona è stato molto più.
È stato un sognatore capace di realizzare, da protagonista, il sogno di un bambino, di una città, di una Nazione, di un’ intera generazione.
Anche chi, come me, ha tirato nella sua vita, cinque calci ad un pallone ha sognato, per un istante, di diventare come lui
Diego Maradona é entrato nei cuori e nei ricordi più emozionanti di molti di noi. Ci ha fatto sognare, urlare, cantare, ballare, piangere.
Ci ha fatto vivere, e questo lo renderà immortale.
Diego Maradona è stato e resterà il simbolo del sogno impossibile che si realizza; icona di speranza e di riscatto dei ninos de rua, di chi, nato in uno degli angoli più poveri del Mondo sogna di alzare al cielo una Coppa del Mondo.
Diego Maradona ha regalato emozioni ed allegria a migliaia di persone. L’ha fatto con ciò che amava, fin da bambino, più di ogni altra cosa: il calcio.
E nel “ritornare” al mio campo di taraflex, ripenso a quel numero 10 che, più di molti altri, aveva compreso l’essenza dello sport: divertirsi per divertire, sorridere per emozionare.
Buen viaje Diego.