Il sogno di Sofia e un messaggio per Julio

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Sofia. Una bimba a bordo campo divertita e sorridente che guarda con emozione ed ammirazione un gruppo di euforiche ragazzette, non molto più grandi lei, danzare in mezzo al campo facendosi passare, di mano in mano, un scintillante trofeo. Poco importa, ma solo per queste manciate di righe, che quelle festanti ventenni abbiano appena conquistato il campionato europeo di categoria con la propria Nazionale.

No, queste righe sono dedicate ad un’altra vittoria, forse meno evidente, forse più profonda: quella di uno sport che non conquista le prime pagine di blasonati quotidiani sportivi, ma entra nel cuore e rapisce le menti di migliaia di appassionati. Di qualsiasi età.
Uno sport di tutti, che per la spontaneità e l’umanità dei suoi protagonisti può essere vissuto in prima fila, in campo.
Uno sport che permette di vivere e condividere gioie, delusioni, sconfitte e vittorie con i suoi protagonisti. Uno sport in cui le distanze fra la campionessa e il suo piccolo o grande fans svaniscono in un abbraccio, in un sorriso.

E allora davanti all’istantanea di questa bimba, che pare sognare  guardando le protagoniste di questa impresa sportiva, il pensiero, intriso di azzurro, va ad altre atlete, quelle che fra una ventina di giorni, a Parigi, vivranno e condivideranno l’esperienza che ogni sportivo sogna, quella olimpica.

Un pensiero che va oltre a quello del risultato finale e diventa un augurio a tutte le nostre ragazze, al loro staff e al maestro Velasco: che questa maglia azzurra, sogno di molte generazioni di atleti, sappia conquistare e cullare sempre più tifosi come Sofia: ammirati, emozionati, innamorati.

Comunque vada, a prescindere dai risultati.

Voce, mente, cuore.
Cara Sofia, c’é un altro sogno, rigorosamente tinto di azzurro, da vivere e condividere.

Con il cuore, sempre.

 

Foto: Fabrizio D’Alessandro


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