Putiferio: voce del verbo “concordare”

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Pur con tutto l’amore che nutro per la maglia azzurra, mi sia concesso del sarcasmo, fin troppo facile, visto quello che qualcuno vuole far credere ad appassionati e opinione pubblica.

Il comunicato federale che giustifica l’assenza di Paola Egonu  alle immininenti qualificazioni olimpiche (dal 16 settembre a Lodz, ndr) come un qualcosa di concordato fra CT, Presidente e la stessa giocatrice, suggerisce  alla mente un’immagine che, per mielosità, sarebbe censurata perfino nel celebre libro Cuore di De Amicis.

Quel “concordato”  fa immaginare, ai più puri di cuore, un dialogo fiabesco fra Mazzanti ed Egonu, “innamorati” (vigolettato d’obbligo, ndr) di vecchia data che giunti alla fine del loro “amore”  (altrettanto virgolettato, ndr), si tengono la mano: <<Paola devo parlarti.>>, << Anch’io Davide.>>, <<Prima tu…>>, <<No prima tu…>> e Manfredi che abbraccia entrambi con gli occhi lucidi e sussurra: <<Ragazzi resterete comunque buoni amici…>>.

Credo, conoscendo i protagonisti e la loro indole, che non sia andata esattamente così.

Credo, anzi temo, che di “concordato”, attenendoci alla definizione dell’enciclopedia Treccani, ci sia ben poco.

Non entro nel merito delle ragioni e dei torti, ma senza dubbio i tifosi del volley meriterebbero più rispetto.


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