2408 giorni con Davide Mazzanti (di Frank Rubuano)

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2408 giorni con Davide Mazzanti

Su per le scale è buio

Ma la luce corre dentro agli occhi

Sono un bambino io

Con ancora i graffi sui ginocchi

Dalla cucina una voce cara

Mia madre che
mi dice:

Non farti cadere le braccia!

Corri forte, va più forte che puoi!”

(Non farti cadere le braccia, Edoardo Bennato)

 

9 luglio 2017.

Dopo due sonore sconfitte contro la Cina e gli USA, la Nazionale del neo CT Davide Mazzanti vince la sua prima partita del Grand Prix contro la Russia e inizia la sua cavalcata verso la finale del torneo, poi persa al tie-break contro il Brasile. Nella settimana successiva l’Italia batte la Cina, gli USA e la Turchia e mostra un gioco veloce, frizzante e piacevole. Gli appassionati di pallavolo si divertono a guardare questa giovane e spavalda squadra e le sue punte di diamante, il potente e rapido opposto Egonu, le affidabilisorelle Bosetti, il libero De Gennaro, la capitana Chrichella, l’esuberante centrale Folie Ofelia Malinov, ventunenne palleggiatrice dal gioco spumeggiante, si guadagna il titolo di miglior giocatrice della seconda settimana, con tanto di foto accanto a un enorme assegno colorato.

Con molto orgoglio Mazzanti parla di un gruppo che ha seguito le indicazioni di un sistema di gioco ambizioso, attuandolo con gioia, fino a stupire il CT stesso per la rapidità di apprendimento e realizzazione in tempi molto più veloci del previsto.

Il buio calato sulla Nazionale a Rio 2016 è ormai dimenticato e tutti si rendono conto che finalmente l’Italia ha una squadra. Ha una Nazionale.

Con queste premesse l’anno seguente la Nazionale si appresta a partire per i Mondiali in Giappone. La prima settimana a Sapporo è magnifica.  Le ragazze si sbarazzano agevolmente di Bulgaria, Canada, Cuba e Turchia. Arriva la partita tanto attesa contro la Cina, vincitrice delle Olimpiadi due anni prima e nostra giustiziera a Milano nella semifinale dei Mondiali del 2012. Una squadra molto temuta, guidata dal mito Lang Ping e illuminata dalle giocate della schiacciatrice Zhu Ting.

Il primo set va alla Cina con il punteggio di 25 a 20. Le italiane sanno di non aver giocato al meglio e si sentono sopraffatte dalla prestazione delle cinesi. E qui Mazzanti compie uno dei suoi capolavori. Dapprima lascia parlare le giocatrici, poi si avvicina e, dopo aver dato alcune indicazioni di gioco, si rivolge a loro così:

“Voi siete Energia Pura. Voi siete Energia Pura. Quell’Energia loro la soffrono. Voi siete Energia Pura!“.

Per poi allontanarsi in silenzio.

Le nostre pallavoliste vincono i set successivi, 26 a 24, 25 a 16 e 25 a 20.

Vincono la partita e forse nasce da lì, da quella capacità di superare un momento difficile, la convinzione di poter fare qualcosa di grande.

La Nazionale va avanti fino alla semifinale con la Cina. Sì sempre loro, le cinesi.

Nel quarto set le nostre ragazze arrivano a un passo dalla vittoria. Ma le asiatiche resistono e ci portano al quinto set dove Egonu, con un finale di gara stratosferico, ci regala l’accesso alla finale. Io ero lì e quella gara così emozionante, così tesa, cosi incerta, mi colpisce dentro: esco dal Yokohama Arena trattenendo a stento le lacrime.

Il giorno dopo la finale con la Serbia. La nostra Nazionale perde al quinto set, ma arriva a un passo dalla vittoria. In Italia sboccia l’amore dei nostri connazionali nei confronti delle ragazze. La partita viene vista da circa 6 milioni di spettatori, con punte di 8 milioni.

Poi viene il 2019, con la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo in una partita decisiva contro l’Olanda nella magnifica cornice del Palasport di Catania, con uno dei pubblici migliori mai visti.

Dopo lo stop del 2020 per la pandemia, la stagione del 2021 vede la delusione della partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo. Un quinto posto non soddisfacente, dopo le premesse piene di ottimismo del periodo 2017-2019. Le ragazze con uno scatto di orgoglio riescono a vincere gli Europei contro la Serbia, in casa loro. Ma gli sguardi delle ragazze nelle prime partite segnalano che qualcosa si è rotto. Alcune scelte di Mazzanti a Tokyo hanno minato le sicurezze di alcune giocatrici.

Il 2022 riproporrà alcune debolezze del 2021 e alcune incertezze nella conduzione di Mazzanti. Il Mondiale in Olanda ci vede vincitori della medaglia di bronzo. Ma la sensazione è che la nostra compagine fosse la più forte di tutte.

Il 2023 è cosa nota: ormai Mazzanti sembra aver abbandonato una condotta sicura della sua nave, pur nella apparente intenzione di recuperarne il controllo nella ricerca dello “spirito” che lo aveva guidato nel suo triennio iniziale, in definitiva il suo periodo migliore.

Ma quello spirito è perso, ed è persa anche la capacità di una direzione razionale e fattiva: l’Europeo in Belgio ci vede quarti e la qualificazione al Parigi 2024 ci impone di affidarci a una buona, e molto probabile, posizione nel ranking mondiale.

Da oggi Davide Mazzanti non è più il coach della nostra Nazionale femminile.

Forse, liberato dal peso della Nazionale, Mazzanti potrebbe ritrovare se stesso e ricollegarsi al suo periodo migliore.

Glielo auguro, perché ritengo che sia una brava persona e che sia stato anche vittima dei propri errori.


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