Lia, nelle sue mani.

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Lia Malinov. Una fra le migliori palleggiatrici al Mondo.

E dai migliori, si sa, si pretende sempre il massimo, dimenticandosi, spesso e con troppa facilità, che anche i migliori sono esseri umani con il diritto di sbagliare, di inciampare e perfino di cadere.

Gli ultimi mesi, per la ventiseienne regista azzurra, non sono stati facili: qualche errore, qualche prestazione al di sotto delle sue enormi potenzialità,  troppe critiche, molte ingenerose, fino alla conclusione, dopo oltre quattro stagioni, della sua esperienza professionale alla Savino del Ben Scandicci.

Un epilogo amaro, guardando il campo avversario dalla panchina, uno spazio insolito per un’atleta abituata ad essere titolare e protagonista.

Lascio ad altri, senza dubbio più competenti, la disamina e la critica tecnica.

Chi guarda il volley da questa panchina virtuale lo fa, da anni, con romantica attenzione e sincera ammirazione verso i suoi protagonisti.

Lia Malinov, con timidezza e discrezione ha sempre dimostrato il suo valore umano, con tenacia e grinta quello professionale.

E allora, la prima reazione alla notizia del suo ingaggio da parte de Il Bisonte San Casciano, non può che essere un augurio sincero: che Lia ritrovi, sull’altra sponda dell’Arno, quel sorriso e quella serenità essenziali per continuare ad essere fra le migliori, per riprendere fra le sue mani, da protagonista, la sua partita, la sua passione e la sua vita.

L’alzata più importante.

Forza Lia.

 

Foto: Maurizio Lollini, 3MMedia


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