Oltre ogni vittoria.

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Ci sono gesti spontanei e autentici che, nella loro semplicità, fanno trasparire l’umanità e l’empatia di chi li compie.
Gesti che dimostrano la meravigliosa capacità di immedesimarsi negli altri, di dedicar loro attenzioni ed affetto.
Ci vuole coraggio, oggi, ad essere umani, empatici, attenti al prossimo;  coraggio a condividere un dolore, coraggio ad esternare sentimenti ed emozioni.

Nella carezza dell’allenatore Daniele (Santarelli, coach dell’Imoco Volley Conegliano, ndr) alla giovane centrale Sara (Fahr,  ndr) uscita pochi istanti prima dal campo per un infortunio, c’è tutto: umanità, empatia, emozioni.
C’è il coraggio di fermarsi, anche solo pochi istanti, per dedicare attenzioni agli altri, per condividere tristezza e dolore; c’è la forza di chi non ha paura di esternare affetto, di infondere coraggio nel momento più buio,  di commuoversi e commuovere.

Nella carezza di Daniele a Sara, c’è l’essenza di un allenatore, non a caso uno dei più vincenti,  che è anzitutto un uomo; un uomo capace di essere, per le sue atlete, sia un severo maestro, che un fratello maggiore; l’allenatore schiena dritta e tono fermo nel riprendere gli errori del suo sestetto,  l’uomo chino che accarezza con affetto fraterno il volto triste di una sua giovane atleta.

Nella carezza di Daniele a Sara c’è il dolore di una splendida atleta a cui va tutto l’affetto della gente del volley e, al tempo stesso, l’essenza di uno sport, una piccola porzione di Mondo, dove le persone vere possono ancora dimostrare il loro valore più autentico.
Oltre ogni vittoria.

Foto: Maurizio Lollini, 3MMedia


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