Foppa, semplicemente grazie.

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Avrei migliaia di parole, qualche centinaia di aneddoti, ma credo che questa sera, da appassionato di volley, sia doverosa una sola parola: GRAZIE.

Ci sono persone che ci regalano splendidi istanti di vita.
Ricordi indelebili, che in una fredda sera di marzo si mischiano a lacrime di nostalgia.

Bergamo, quelli della Foppa, i suoi straordinari ed irriducibili tifosi (Nobiltà Rossoblu, ndr), il mio amico Andrea (Veneziani, ndr), in questi trent’anni di storia, mi hanno dato indimenticabili lezioni di sport e di vita

Mi hanno fatto comprendere che i successi, quelli veri, li costruiscono le persone, quotidianamente, con pazienza, dedizione e infinita passione; credendo nei giovani, investendo su di essi, educandoli non a vincere, ma ad essere vincenti. Anche quando si perde.

Mi hanno insegnato che per lasciare il segno, entrare nei cuori e restarvi non basta alzare al cielo una coppa, ma occorre farlo con umiltà, autentico entusiasmo ed orgoglio. Ogni volta, come se fosse la prima volta.

Mi hanno fatto capire, che conta esserci e crederci, sempre, a prescindere dai risultati, dai successi o dalle sconfitte. Quello fa la differenza.

Mi hanno insegnato ad amare questo sport e i suoi protagonisti più autentici, come quelle campionesse che la domenica alzano al cielo la Coppa Campioni e il lunedì si fermano a raccontare, ad un semplice tifoso, con il sorriso e gli occhi lucidi, la magia di quel sogno realizzato.

Grazie.

Con il cuore e nel cuore. Sempre

 

Foto: sito Volley Bergamo


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